sabato 12 luglio 2008

Veltroni alla Festa a Maliseti: video






Veltroni alla Festa a Maliseti: le foto









Una folla accoglie Veltroni alla Festa del Pd a Maliseti

Accolto dagli applausi di più di mille persone, Walter Veltroni è arrivato ieri pomeriggio a Maliseti alla Festa provinciale del Partito Democratico per dare il via, con la sua firma, alla campagna “Salva l’Italia”. «La petizione - ha spiegato il segretario - unisce la preoccupazione per le regole del gioco con la forte sottolineatura dell’emergenza sociale del Paese».

Veltroni attacca su Prato: «Ecco perché sono qui, ecco perché inizio da qui la mia campagna: perché questa città mi ha portato bene, qui ho sempre fatto bellissimi comizi. E qui il Partito democratico ha fatto un grande exploit: il 47% dei voti, un risultato straordinario». E giù il primo applauso - si ripeteranno frequenti e calorosi. In un’ora di discorso Veltroni spara a raffica. Parte dal decreto “Salva processi”: «Non lo voteremo», poi la questione sicurezza «che è così importante per l’Italia», dice no alle impronte digitali ai bambini Rom, elenca quelle che sono, secondo lui, tutte le bugie del governo: il taglio delle tasse «che invece aumenteranno», le opere pubbliche che non si faranno «perché il rapporto tra investimenti e Pil è tra i più bassi della storia italiana», spiega che i tagli del governo andranno a colpire settore sensibilissimi: scuola e sicurezza, che l’unico problema attuale è quello di tutelare gli interessi di una persona: il presidente del consiglio e i suoi amici. «L’abbiamo visto col decreto su Rete 4 - dice - con quello sulle intercettazioni, col lodo Alfano e il decreto “salva processi”». Spiega che la gente «fa fatica ad arrivare alla fine del mese» e che «ha solo bisogno di più salario e di più occupazione» e ironizza: «Eppure un ministro della Repubblica ha pensato di essere Robin Hood e ha fatto una Robin Hood Tax. Ma sapete - grida - quanti di quei cinque miliardi della tassa vanno a aiutare i poveri? Solo duecento milioni. E’ questa la verità». «Ecco perchè c’è bisogno che firmiate anche voi la petizione e che siate in tanti» conclude.